PARTNERSHIP AL PROGETTO

Ho avuto il piacere e la possibilità di intervistare Marilena Conticelli, responsabile commerciale dell' Hotel A.Roma e del ristorante al suo interno, "Sapori del mondo", che dalla prima ipotesi di programma è stato, per me, fonte di grande ispirazione.     

Allego inoltre un video del loro ristorante che presenta in maniera molto chiara e interessante "Sapori dal mondo"  la loro efficace proposta per offrire ai clienti "uno sguardo sulle cucine di tutto il mondo". 



Come scritto sul vostro sito voi siete “l’unico ristorante a Roma che offre uno sguardo sulle cucine di tutto il mondo” la mia prima domanda quindi riguarda proprio questo punto. Sarebbe interessante, secondo voi, prevedere, in un quartiere cosmopolita molto periferico di Roma (Tor Sapienza), la realizzazione di un progetto che si incentri su un ristorante che offra una cucina multietnica come la vostra? Potrebbe diventare un importante punto di relazione per il quartiere?

Aprire Sapori dal Mondo in una zona non centrale di Roma è stata una scommessa. Ci troviamo nelle immediate vicinanze di Villa Doria Pamphilj all’interno di A.Roma Lifestyle Hotel, il più moderno urban resort di roma con 276 camere e suite, la più grande spa di un hotel a Roma, un centro congressi realmente all’avanguardia, un parco e tanti altri servizi molto apprezzati dai nostri ospiti.
Al pari dell’hotel, anche il ristorante ha riscosso immediato successo: le 10 cooking station di cucina italiana e internazionale (cinese, giapponese, BBQ americano e cucina messicana, Teppanyaki, Italia ed Europa, angolo Healthy, Frutta e Dessert) sono state subito apprezzate da chi soggiornava in struttura. Ci siamo però ben presto resi conto che, per riuscire a sostenere un ristorante così grande (oggi può ospitare fino a 700 persone) avremmo dovuto decisamente aprirci al mercato locale. Attraverso attività di comunicazione ci siamo fatti conoscere, il passaparola ha fatto il resto. I romani hanno risposto in maniera significativa: registriamo numerose presenze durante la settimana e nei week end siamo quasi sempre sold out.
La cosa che ci piace di più è vedere un incremento significativo delle presenze straniere che gradiscono molto il livello della cucina. Basta cercare le recensioni online per vedere la fiducia di cui gode oggi Sapori dal Mondo.
Sicuramente siamo diventati un punto di aggregazione per amici, famiglie e viaggiatori, in cui le diverse culture si incontrano non solo a livello gastronomico.

      In quest’ottica, avendo previsto nel progetto anche alcuni alloggi per ospiti e visitatori, potrebbe essere interessante aggiungere al ristorante degli spazi dedicati a workshop, eventi pubblicizzati con ospiti internazionali ed esposizioni ? Questo con lo scopo di avvicinare e far conoscere maggiormente gli sviluppi e le soluzioni per relazionarsi ai diversi tipi di cibi: per poter toccare con mano ed apprezzare tutti quelli appartenenti ad etnie diverse dalla propria.

È una scelta molto interessante. Numerosi sono i viaggiatori e le aziende che ci chiedono di poter praticare esperienze legate al mondo della cucina e la possibilità di potersi impegnare in prima persona per imparare qualcosa di nuovo è ormai uno degli obiettivi dichiarati dei nostri ospiti.
La contaminazione tra discipline, tra culture, tra ispirazioni è un ingrediente che genera molta curiosità e fa scattare quella molla per cui si decide di partecipare ad una attività che possa arricchire le proprie conoscenze: una cooking class di gruppo o individuale, un percorso artistico prima di intraprendere quello gastronomico (cosa che effettivamente accade nel nostro hotel, arricchito da una collezione privata di arte le cui opere sono distribuite con generosità sia all’interno che negli spazi esterni) ci aiutano in maniera vincente a  creare delle esperienze su misura e uniche. Basta pensare al fatto che al giorno d’oggi, chi soggiorna nei nostri hotel a casa ha già a disposizione di tutto, per cui la differenza nella valutazione complessiva di un’esperienza in hotel non deriva tanto dall’alloggio, quanto dall'attenzione verso l’ospite (capacità di anticiparne le esigenze) e soprattutto dalla possibilità di offrire attività uniche ed esclusive, che permettano a chi le vive di sentirsi protagonista e di portare nel bagaglio qualcosa di intangibile ma che resterà nel libro dei ricordi.

  Sarebbe inoltre interessante ed utile per il progetto integrare un’area verde in copertura dedicata ad un percorso “pubblico” di orticoltura, oltre che per ragioni “eco-friendly”,  anche per incoraggiare la produzione di prodotti a km 0 ?

Anche questa è una tematica verso cui siamo molto sensibili: pur non potendo svelare ancora molto, A.Roma Lifestyle Hotel si muove decisamente verso questa direzione, considerando che i terreni attualmente incolti che si estendono su una superficie molto ampia sono proprietà dell’hotel. Un parco che diventerà davvero enorme darà spazio a fiori e piante, probabilmente ci saranno anche le produzioni agricole.

Come avete scelto le etnie dei cibi su cui focalizzarvi per le 10 diverse postazioni “show cooking”? Quali sono quelle che i clienti prediligono?

LDC Hotels & Resorts è una catena di alberghi taiwanese. Le due cucine principali dell’estremo oriente sono state due scelte facili. In Italia non poteva mancare la cucina locale con un occhio particolare a quella romana. Dessert e frutta piacciono a tutti, lo stesso vale per i fritti. La sezione barbecue presenta non solo carne ma anche pesce e spesso presenta cibi della tradizione messicana. In alternativa agli arrosti alla maniera americana proponiamo anche quelli alla piastra giapponese Teppanyaki. L’ultimo angolo che abbiamo aperto è quello healthy, ovviamente dettato da un mercato del food & beverage sempre più sensibile alle cura dell’alimentazione. In un hotel con centro benessere di certo non poteva mancare.

Essendo un ristorante interno ad un hotel, i clienti sono prevalentemente quelli dell’hotel o sono frequenti anche visitatori esterni incuriositi dal vostro interessante modo di intendere la ristorazione?

La maggior parte degli ospiti di Sapori dal Mondo è costituita da persone che non soggiornano in hotel. Con campagne social media mirate abbiamo attratto gli abitanti di Roma e delle zone limitrofe a quella dove è collocato l’hotel verso la struttura. Soprattutto, crediamo che Sapori dal Mondo sia uno degli esempi migliori per descrivere la potenza del passaparola: chi prova, torna sempre con nuove persone che a loro volta ne portano altre.

I clienti/visitatori, sono solo italiani o anche stranieri? Apprezzano questo tipo di cucina e di ristorante?

Gli ospiti sono principalmente italiani ma sono anche ormai tantissimi gli stranieri (anche residenti a Roma) che vengono a provare la nostra formula, sicuramente unica in città. Questo è un valore aggiunto. Attraversare una vera e propria galleria del cibo, circondati da pietanze esotiche ed italiane vale già di per sé il prezzo dell’ingresso.

A livello progettuale che tipo di servizi e spazi sono necessari per realizzare un ristorante del genere? Cosa, cioè, “non può proprio mancare”?

Le 10 cooking station sono fondamentali. Tantissimo spazio per i tavoli e gli allestimenti. In pratica, quello che serve è tanto spazio, da usare con molta razionalità. Ci deve essere il giusto mix di spazi ma anche di angoli più riservati, in modo da poter rispondere ad ogni esigenza, anche della clientela business.

 Avendo visto il vostro modo di suddividere le varie postazioni e quindi le varie cucine diverse offrendo proprio differenti  “Show cooking”, quali sono state le motivazioni che vi hanno spinto a fare questa scelta? Si è rivelata funzionale o nel tempo avete altri suggerimenti da consigliarmi?

La scelta è stata dettata dalla realtà dei fatti: lo spazio che ha avuto modo di conoscere è stato immediatamente presentato dalla proprietà come ristorante. All’inizio sembrava una sfida difficile ma poi, con le idee giuste e la collaborazione dei colleghi di Taiwan siamo approdati a questo genere di ristorante con caratteristiche uniche la cui formula funziona quotidianamente, senza perdere un colpo. Sicuramente il mercato cambierà e dovremo adeguarci in futuro, ma al momento le nostre scelte pagano e stiamo solo lavorando nella direzione di un ampliamento degli spazi per gli ospiti.



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